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Turisti per caso?: come accogliamo chi non ci conosce

Cari amici locandieri,

c’è una scena che si ripete ogni estate qui alla Taverna Ferretti. Due persone – magari una coppia, magari amici in vacanza – salgono a piedi da Silvi Marina, sudati ma curiosi, con quel passo da chi ha letto qualcosa su Google o ha chiesto un consiglio a qualcuno del posto. Arrivano in terrazza, si guardano attorno, un po’ timidi, e poi ci fanno la domanda che adoriamo: “È la prima volta che veniamo… cosa ci consigliate?”

A quel punto ci rilassiamo. Perché accogliere chi non ci conosce è uno dei nostri sport preferiti. Non ci interessa fare colpo, vogliamo solo far sentire le persone nel posto giusto. E per riuscirci, facciamo quello che sappiamo fare da sempre: ascoltare, cucinare, raccontare.


Alla Taverna, non abbiamo un copione per i nuovi clienti. Non vi mettiamo fretta. Vi diciamo con calma cosa c’è di fresco, vi raccontiamo da dove arriva il formaggio, chi ci porta l’olio, e perché oggi serviamo le triglie invece delle seppie. Vi portiamo un bicchiere di vino locale (senza dire “è il nostro migliore”, ma solo “assaggialo, poi ne parliamo”) e vi lasciamo il tempo di guardarvi intorno: la terrazza, i tetti di Silvi, il profilo del Gran Sasso se c’è cielo limpido.

E poi capita quasi sempre la stessa cosa: uno dei due prende un boccone, alza lo sguardo e dice “Ah… ma è tutto così buono perché è fatto davvero”. Ecco, lì sappiamo di aver fatto centro.


Non chiediamo di essere perfetti, né stellati. Ma se entri qui e non ci conosci, ti accogliamo come se fossi un amico di vecchia data. Ti trattiamo bene, ma senza formalità. Ti spieghiamo le cose, ma senza farla lunga. Ti facciamo sentire a casa, anche se la tua casa è a Milano, Berlino o Vercelli.

Chi viene da lontano spesso ci dice che qui c’è qualcosa che somiglia all’Abruzzo che cercava. Una cucina vera, servita con leggerezza e orgoglio, senza fronzoli, senza decorazioni inutili, senza parole in francese. Solo piatti pieni, sinceri, raccontati da chi ci mette la faccia e la mano ogni giorno.

Siamo contenti quando chi ci scopre per caso, poi torna. Magari l’anno dopo, magari con gli amici. Qualcuno si è anche sposato qui, dopo essere arrivato “per caso” una sera di agosto. Le cose belle succedono così, senza grandi progetti: si viene a mangiare, si sta bene, si torna.

…Magari l’anno dopo, magari con gli amici. Qualcuno si è anche sposato qui, dopo essere arrivato “per caso” una sera di agosto. Le cose belle succedono così, senza grandi progetti: si viene a mangiare, si sta bene, si torna.

Una volta è arrivata una coppia di ragazzi tedeschi, affamatissimi, in cerca disperata di un posto dove mangiare alle tre del pomeriggio (sì, lo so… orario da tedeschi in vacanza!). La cucina era chiusa, ma avevamo ancora un po’ di pane, del pecorino e delle alici marinate fresche del giorno. Li abbiamo fatti sedere comunque, abbiamo improvvisato un tagliere col cuore e glielo abbiamo portato con due calici di vino bianco. Alla fine ci hanno lasciato un bigliettino scritto a mano: “Non sapevamo dove andare, ma abbiamo trovato casa.” Sono tornati l’anno dopo. E anche quello dopo.

Se stai leggendo questo e non sei mai stato alla Taverna Ferretti, non preoccuparti: non ci serve il tuo curriculum gastronomico. Basta che tu abbia voglia di stare bene, di mangiare qualcosa di onesto, di guardare il mare da un angolo speciale.

📞 Prenota il tuo tavolo, anche se è la prima volta.

Anzi, soprattutto se è la prima volta. 🙂

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