Cari amici locandieri,
C’è un modo per vivere il mare che non prevede sdraio, lettini né aperitivi con la cannuccia: si chiama snorkeling, e da queste parti, sulla costa abruzzese, è una piccola avventura a portata di pinna. Dimenticate le barriere coralline tropicali – qui l’Adriatico si fa più schivo, ma non meno affascinante – e preparatevi a mettere la testa sott’acqua in uno dei tratti più suggestivi della costa teramana: tra Silvi Marina e le sue aree marine protette, il mare ha ancora molto da raccontare.

Un tuffo nel blu tra Silvi e Torre del Cerrano
Chiunque viva o soggiorni a Silvi Marina lo sa: a pochi minuti di passeggiata dalla riva si apre un piccolo paradiso sommerso. È l’Area Marina Protetta Torre del Cerrano, una delle pochissime in Abruzzo. Non serve essere esperti di biologia marina per godersela: basta una maschera, un boccaglio, e un pizzico di curiosità.
Lì, proprio sotto la torre seicentesca che si staglia tra il verde della pineta e l’azzurro del cielo, l’acqua è chiara e poco profonda. Perfetta per chi vuole iniziare senza stress, magari in compagnia dei bambini o con un gruppo di amici. In quel tratto il fondale è sabbioso, con piccole praterie di posidonia oceanica – fondamentali per l’equilibrio dell’ecosistema marino – e ospita una fauna varia e sorprendente.
Chi si incontra sott’acqua?
No, non aspettatevi delfini che fanno il tifo o cavallucci marini che vi salutano con la pinna. Ma con un po’ di pazienza (e fortuna), durante lo snorkeling nelle aree marine protette della zona, potreste avvistare:
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Salpe e occhiate, che nuotano in gruppo come studenti in gita scolastica;
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Ghiozzi e triglie, più schivi, che si mimetizzano tra i ciottoli e le alghe;
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Granchi, che corrono di lato con la loro andatura snob, come se avessero fretta di arrivare a un pranzo importante;
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E se il mare è particolarmente generoso, magari un piccolo polpo che vi scruta da una tana improvvisata, con l’aria un po’ seccata da tutta questa invasione turistica.
Il bello è che qui la vita marina non è stata ancora completamente stravolta dall’uomo. Le acque sono spesso tranquille, soprattutto al mattino, e il tratto tra Silvi e Pineto conserva un equilibrio naturale che altrove è solo un ricordo.

Consigli da veri “local” per lo snorkeling a Silvi
Se vi state chiedendo quando andare, la risposta è semplice: le prime ore del giorno sono le migliori. Il mare è più calmo, la visibilità è ottima, e i pesci ancora non sanno che stanno per diventare protagonisti delle vostre storie su Instagram.
Portate con voi:
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Una maschera con lente ampia (per non perdervi i dettagli)
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Scarpette da scoglio (fidatevi: meglio prevenire che saltellare sul bagnasciuga)
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E, se siete freddolosi, una maglietta tecnica per l’acqua
Ma soprattutto portate tempo. Perché sotto quel velo d’acqua c’è un mondo che merita di essere osservato con calma. Niente fretta, niente cronometri: qui si va piano, come il mare che accarezza la riva.

E dopo lo snorkeling? Il bello inizia a tavola
Diciamoci la verità: dopo una mattinata a mollo tra sabbia e pinne, cosa c’è di meglio di un buon pranzo con pesce fresco e vista sul mare? Se avete ancora un po’ di sale tra i capelli e la pelle arrossata dal sole, siete nel mood giusto per venirci a trovare alla Locanda Ferretti, il vostro ristorante di pesce a Silvi preferito.
La terrazza vi aspetta con piatti che profumano di Adriatico, un bicchiere fresco e l’atmosfera rilassata di chi ha appena fatto pace con il mondo, galleggiando tra i riflessi del mare.
Maschera, pinne, forchetta e coltello: a Silvi la giornata perfetta inizia sott’acqua e finisce a tavola. Ti aspettiamo!
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