Cari amici locandieri,
oggi parliamo di come pulire il pesce da soli a casa, tranquilli, non vi lasceremo da soli!

Come pulire il pesce a casa: tra spine, squame e soddisfazioni
Hai appena comprato un bel pesce fresco e pensi: “E ora? Lo guardo o lo cucino?” Tranquillo, non sei solo. Pulire il pesce a casa è una di quelle abilità che, una volta apprese, ti fanno sentire un po’ chef stellato e un po’ pescatore provetto. Con questa guida definitiva vogliamo aiutarti a farlo senza perdere le staffe e possibilmente nemmeno un dito.
Del resto, pulire il pesce a casa, mai stato così facile. O quasi.
Strumenti del mestiere: armati come un vero lupo di mare
Prima di iniziare, dimentica le forchette e i cucchiaini: ti servono gli attrezzi giusti, come in ogni battaglia che si rispetti.
-
Coltello a lama flessibile: per sfilettare con precisione chirurgica.
-
Forbici da cucina: ideali per pinne ribelli e tagli netti.
-
Squamatore (o dorso del coltello): per eliminare le squame, ovvero le paillettes del mare.
-
Pinzette: per le lische più tenaci, le stesse che ti farebbero inciampare in un risotto perfetto.
-
Tagliere: preferibilmente antiscivolo, per evitare scene da film horror.
-
Guanti (se sei delicatino): alcuni pesci sono più spinosi del tuo ex.
Le 5 mosse base per la pulizia del pesce
1. Sciacquare come fosse una spa
Il tuo pesce ha affrontato un viaggio (ehm, un percorso) intenso: un bel lavaggio sotto l’acqua fredda gli restituirà dignità. Mai usare acqua calda, non è un polpo da lessare!
2. Squamare: il momento disco anni ’70
Con lo squamatore o il dorso del coltello, parti dalla coda e vai verso la testa. È come fare una ceretta al contrario: veloce, decisa e… un po’ meno dolorosa (almeno per te).
3. Addio pinne
Taglia le pinne come se stessi dando un nuovo taglio alla vita. Usa le forbici per eliminare quelle dorsali, ventrali e caudali. Niente di personale, ma devono sparire.
4. Il cuore dell’operazione: eviscerare
Inserisci le forbici nel ventre e fai un taglio preciso. Apri e rimuovi con cura le interiora. Se noti una sacca di colore verde acceso: attento, è la cistifellea! Non romperla o il sapore sarà rovinato.
5. Pulizia finale: come un giorno di primavera
Risciacqua bene, elimina ogni residuo e asciuga con delicatezza. Il tuo pesce è pronto a diventare protagonista della tavola.

Ogni pesce ha la sua storia (e la sua tecnica)
Orata e branzino: i classici eleganti
Pesci nobili, perfetti per una cena raffinata. Dopo la pulizia classica, puoi sfilettarli seguendo la spina dorsale. Le carni bianche e delicate sono perfette per una cottura al forno con un bel letto di patate e un filo d’olio.
Abbinamento? Provali con un calice di Trebbiano d’Abruzzo e… sogna Silvi, perché sei nel nostro ristorante di pesce preferito.
Sogliola: discreta ma ricercata
Dopo averla spellata (e già qui ci vuole pazienza), la sogliola si filetta con movimenti delicati. Il suo gusto burroso e morbido si sposa perfettamente con burro, limone e un’insalata croccante.
Suggerimento: cuocila alla mugnaia, ma se vuoi evitare il lavoro sporco, alla Locanda Ferretti la trovi sempre pronta e profumata.
Scorfano: bello non è, ma buono sì
È il pesce perfetto per brodetti e zuppe di mare, ma attenzione alle spine velenose. Guanti e sangue freddo, sempre. Una volta pulito, il suo sapore profondo ripaga ogni fatica.
Alici e sardine: piccole ma ricche di carattere
Si puliscono rimuovendo testa e interiora, poi si aprono a libro. Sono ideali da friggere, marinare o usare in tortini rustici. Hanno la verve di chi, pur essendo piccolo, vuole dire la sua.

Pulire il pesce a casa, mai stato così facile
Basta un po’ di pratica, gli strumenti giusti e un pizzico di ironia. Non c’è bisogno di essere un cuoco stellato per farlo bene. Anche a casa puoi ottenere risultati eccellenti… ma se vuoi evitare la parte faticosa, il nostro consiglio è semplice:

Vieni a trovarci alla Locanda Ferretti.
Sulla terrazza che guarda l’Adriatico — dove il sole sorge ogni mattina — troverai il miglior pesce fresco cucinato secondo la tradizione abruzzese. Un’esperienza vera, fatta di sapori sinceri, sorrisi genuini e una vista che farebbe invidia anche a un poeta.